Star Trek: Voyager – S03E08-E09, Futuro anteriore

2008-04-01-futures_endFuturo anteriore (Future’s End il titolo originale, ovvero La fine del futuro) è un divertente doppio episodio di Star Trek: Voyager in cui gli sceneggiatori (Brannon Braga e Joe Menosky) hanno deciso di spingere sull’acceleratore del divertimento e dell’azione mettendo da parte concetti profondi e messaggi positivi. Funziona come episodio (doppio)? Direi di sì, io mi sono divertito molto guardandolo, però è innegabile che ci siano montagne di cose che non tornano… Non è una critica la mia: coi viaggi nel tempo è normale che si creino mille paradossi, e fino ad ora Star Trek: Voyager contava solo due episodi con paradossi temporali (Ancora una volta e La cruna dell’ago, entrambi della prima stagione), quindi era ora di un bell’episodio corposo con un viaggio nel tempo dell’intera nave!

L’inizio è strepitoso: la USS Voyager incontra una distorsione spazio-temporale da cui esce una piccola navicella della Federazione del XXIX secolo. Il capitano Braxton (Allan G. Royal) informa Janeway che deve distruggere la sua nave per evitare l’esplosione del sistema solare avvenuta nel suo tempo e comincia un attacco a cui, giustamente, i nostri eroi fanno di tutto per resistere. Nel caos che ne consegue la Voyager si ritrova sulla Terra del 1996! L’unico modo di tornare al proprio tempo è ritrovare Braxton… ma ben presto si scopre che lo sventurato capitano del futuro è stato catapultato negli anni Sessanta ed è adesso un povero senzatetto delirante. E la sua nave temporale è stata rubata da Henry Starling (Ed Begley Jr.), uno squalo degli affari che grazie alle conoscenze ottenute con la nave si è reso responsabile di una vera e propria rivoluzione informatica, cioè quella realmente avvenuta dagli anni Settanta in poi.

Inutile entrare nei dettagli del resto dell’episodio. Dentro c’è spazio per: una storia d’amore tra Tom Paris e Rain Robinson, il personaggio interpretato da una meravigliosa e giovanissima Sarah Silverman; inseguimenti in stile Duel (1971) di Steven Spielberg con tanto di camion assassino; la Voyager avvistata nel cielo sopra Los Angeles (un po’ come l’Enterprise di Kirk nell’episodio Domani è ieri della serie classica); il rapimento di Chakotay e Torres per mano di buzzurri antigovernativi in Arizona; il Dottore che si muove liberamente per il mondo grazie alla tecnologia del futuro; Janeway che lancia manualmente un siluro fotonico… vi sembra poco?

Non lo è, che è un po’ ciò che fa sì che questo episodio sia divertente ma che ad un’analisi un po’ più approfondita riveli molti punti deboli. A lasciarmi basito è stata soprattutto la risoluzione finale: davvero non si poteva fare di meglio che disintegrare l’aiutante di Starling con un colpo di phaser e silurare la nave dello stesso Starling a un secondo dalla catastrofe? Due omicidi a sangue freddo per salvare le vite di miliardi di persone secoli nel futuro. Omicidi di persone orribili, certo ma… era l’unica soluzione possibile? E se il siluro lanciato contro Starling avesse esso stesso causato la catastrofe nel futuro? Janeway non se lo chiede…

E la soluzione finale poi, con un altro Braxton che riporta la Voyager al suo tempo e al suo spazio… che ne è di tutti i paradossi creati da questo incidente spaziotemporale? Il futuro attuale è quello dove la rivoluzione informatica è stata opera di Starling, poi misteriosamente scomparso? E quanti Braxton e quante navi di Braxton possono coesistere nella stessa linea temporale? E Braxton agiva su impulso personale o era mandato dalla Federazione del XXIX secolo per distruggere la nave di Janeway? Non la soluzione più elegante per evitare una catastrofe e, tra l’altro, una soluzione che creava il problema invece di risolverlo (il famoso paradosso temporale di A che causa B che causa C che a sua volta causa A)!

Insomma… la trama non funziona moltissimo, ma in compenso c’è un sacco d’azione, c’è suspense (il cliffhanger al finale della prima parte è davvero splendido, con tutto che sembra perduto con pochi margini di speranza, al contrario del finale della seconda stagione nell’episodio Sopravvivenza!), e c’è pure un po’ di sano anticapitalismo con una critica alla necessità di fare profitti a tutti i costi nel mondo delle corporation. Per me, quindi, da vedere! Ciao!

PS: il premio coerenza della puntata va a Chakotay. Dopo aver detto agli antigovernativi “I used to think that violence was the answer“, cioè “Un tempo pensavo anche io che la violenza fosse la risposta“, uccide la guardia del corpo di Starling disintegrando il suo camion che stava per distruggere il furgoncino hippie VUOTO di Rain Robinson. Meno male che ha cambiato idea sull’uso della violenza!

PPS: Ci sono ben due puntate del podcast The Delta Flyers dedicate a Futuro anteriore, e nella prima Garrett Wang si diverte a menzionare tutti i riferimenti a precedenti Star Trek presenti nel doppio episodio. Non solo Domani è ieri, quindi, ma anche Star Trek IV: Rotta verso la Terra, tra i tanti! Per esempio, i vulcaniani sulla Terra della passato si chiedono sempre cose (What does it mean, groovy/exact change?)…


Episodio precedente: Terra sacra 

Episodio successivo: Il signore della guerra


12 risposte a "Star Trek: Voyager – S03E08-E09, Futuro anteriore"

  1. L’unica certezza con paradossi temporali e universi paralleli è il mal di testa che viene quando cerchi di riordinare le idee 😉
    Tra l”altro, qui sembra di trovarsi in una linea temporale in cui le guerre eugenetiche -e quindi Khan con i suoi supertiranni- non sono mai esistite (anche se un romanzo di Greg Cox spiegherá perché le cose non stiano così)…
    Un buon doppio episodio, comunque, dove la “brutalità” di Janeway e Chakotay sembra voler mostrare un equipaggio pronto a tutto (alla Sezione 31, per capirci) quando la posta in gioco è davvero alta.

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    1. Ah, non avevo pensato alla Terra di quegli anni dominata da Khan e i suoi amici, in effetti…!

      Comunque mi ci sono divertito un bel po’ con questo episodio, e Janeway sempre di più si rivela un capitano molto duro!

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