Murder By Death: recensione del film

murder2bby2bdeath2b3La VHS di Invito a cena con delitto (questa la traduzione italiana di Murder By Death) la disintegrai a forza di guardarla e riguardarla. Finalmente me lo sono comprato in DVD e l’ho riguardato dopo tanti anni e  mi ha fatto ancora una volta ridere tantissimo e mi è sembrato geniale come quando lo guardavo da bimbo. Ma cosa è questo Invito a cena con delitto? Si tratta di un film del 1976 (già son passati 44 anni dalla sua uscita, sembra incredibile) scritto da Neil Simon, drammaturgo e sceneggiatore deceduto nel 2018, diretto da Robert Moore e con un cast assolutamente da paura:

  • David Niven e Maggie Smith ad interpretare Mr. e Mrs. Charleston sempre con un Martini con oliva in mano (basati su Nick e Nora Charles, personaggi di The Thin Man, L’uomo ombra, 1934);
  • Peter Falk e Eileen Brennan ad interpretare Sam Diamond e la sua bionda accompagnatrice Tess (lui basato sul Sam Spade interpretato da Humphrey Bogart di The Maltese Falcon, Il falcone maltese, 1941);
  • Elsa Lanchester nei panni di Miss Marbles (parodia della Miss Marple di Agatha Christie);
  • James Coco nei panni di Milo Perrier (parodia di Hercule Poirot, altro personaggio creato da Agatha Christie);
  • e il leggendario Peter Sellers nel ruolo del cinese Sidney Wang (parodia di Charlie Chan, detective creato da Earl Derr Biggers).

E che ci fanno così tanti investigatori in un film? Semplice. Il film è una parodia dei classici gialli con protagonista un investigatore intelligentissimo che risolve un mistero irrisolvibile per chiunque altro. Di fatto, l’antagonista Lionel Twain (interpretato dallo scrittore Truman Capote, solo perché Orson Welles era occupato in Italia, apparentemente) altro non è che un lettore furioso con quegli stessi investigatori per aver creato delle storie troppo convolute ed incomprensibili da risolvere all’ultimo momento aggiungendo informazioni mantenute segrete ai lettori che quindi non hanno mai la possibilità di indovinare chi sia il malfattore prima della rivelazione finale del libro.

Vi sembra insensato? Aggiungete un cameriere cieco interpretato da Sir Alec Guinness di nome Jamesir Bensonmum (gioco di parole tradotto in italiano come Jamesignora Bensignore) che deve lavorare con una cuoca sorda e muta che non sa leggere in inglese (Nancy Walker) e il livello di non-sense arriverà rapidamente alle stelle! L’umorismo varia dal più semplice slapstick ai giochi di parole, passando per dialoghi divertentissimi e situazioni elaborate che preparano la gag e la terminano più tardi a volte riprendendone la battuta finale anche molti minuti dopo.

Per farla breve, si è parlato tanto ultimamente di Knives Out (Cena con delitto, 2019) di Rian Johnson, ma credo che riprendere in mano un classico come Murder By Death sarebbe doveroso da parte di chiunque si consideri un appassionato di cinema! Anche solo gli aneddoti raccontati da Wang sulle foreste oscure o sulle case grandi valgono il prezzo del biglietto (o, in questo caso, del DVD). Il film potrebbe tranquillamente essere uno spettacolo teatrale (per stessa ammissione di Neil Simon nell’intervista contenuta nel DVD in mio possesso) e gioca tutto sulla passione per i gialli dello spettatore e sulla bravura incredibile del cast che è davvero indiscutibile. Io non mi stanco mai di rivederlo, se non l’avete mai visto dategli una chance, ciao!


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12 risposte a "Murder By Death: recensione del film"

  1. Grazie per aver sottolineato quanto questo film, che non ha avuto secondo me la fama che meriterebbe, sia geniale e divertente. In coppia con Signori il Delitto è Servito, altra parodia dei film gialli classici, è senza dubbio tra i miei preferiti! Anche io lo consiglio a tutti!

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