Star Trek: Voyager – S04E18-19, Giochi di morte

8-10E con questo Giochi di morte (The Killing Game) ecco un altro episodio doppio di Star Trek: Voyager! A questo punto cominciano ad essere abbastanza, tanto che mi è venuta voglia di farne un bilancio. Vediamoli!

  1. Dall’altra parte dell’Universo. Qui cominciò tutto e secondo me si tratta di un buon esordio. È un episodio che comincia a presentare in maniera adeguata i personaggi e prepara bene l’avventura della USS Voyager ed il suo infinito viaggio verso casa.
  2. Sopravvivenza. Il primo episodio a cavallo di due stagioni è un po’ deboluccio. Qui si introduce il concetto poi utilizzato più volte della nave in mano aliene da recuperare, ma alla fine della prima parte già si capisce la risoluzione della seconda. Prevedibile, anche se con alcune immagini memorabili come quella dell’equipaggio abbandonato su un pianeta ostile che vede la nave allontanarsi nel cielo.
  3. Futuro anteriore. Divertente storia in cui i nostri eroi sono catapultati sulla Terra negli anni Novanta e devono mettere a posto un po’ di cose nella disastrata linea temporale. Un po’ caotica nel finale e poco coerente con ciò che sappiamo degli avvenimenti del passato del mondo di Star Trek, ma non possiamo aspettarci troppa coerenza da una storia con un viaggio nel tempo!
  4. Il patto dello scorpione. Sorprendente episodio con un patto tra la Federazione e i suoi nemici più implacabili, i Borg che in questa parte del quadrante Delta fanno il bello ed il cattivo tempo. Beh, non con la specie 8472 che è tanto brutta da vedere coi suoi orridi effetti speciali digitali, quanto formidabile in combattimento. Avvincente, pieno d’azione, ed è qui che si introduce il bel personaggio di Seven of Nine.
  5. Un anno d’inferno. Altro episodio pieno d’azione e con sequenze memorabili con la Voyager semidistrutta, ma che pecca dello scoprire le carte della risoluzione finale già nella prima parte e che, come quasi tutti gli episodi con viaggi nel tempo, ha un reset finale che toglie peso alle azioni eroiche dei nostri eroi come il (non) sacrificio di Janeway.
  6. Giochi di morte. Ed eccoci all’episodio di cui voglio scrivere oggi!

Teoricamente qui non stiamo avventurandoci in territori particolarmente inesplorati a livello narrativo: la Voyager è di nuovo caduta in mano nemiche (come successo spesso ultimamente: si vedano Il virus, L’origine della specie, Lo zoo, e naturalmente il già citato Sopravvivenza). La cosa sa talmente tanto di già visto che stavolta nemmeno ci viene mostrato l’evento che porta gli Hirogen a catturare la nave praticamente intatta. Questa scelta aumenta il valore scioccante della rivelazione iniziale: non solo la Voyager è in mani aliene, ma è trasformata in un’enorme sala ologrammi dove il comandante Hirogen studia la storia delle razze dellla Federazione (e amiche, come i Klingon) per capire come guidare la propria razza che secondo lui è destinata all’estinzione visto che i suoi membri non fanno che disperdersi per il quadrante cacciando altre forme di vita.

La premessa è interessante perché arricchisce la caratterizzazione degli Hirogen che altrimenti sarebbero rimasti troppo bidimensionali. Ne mantiene l’efferatezza, visto che per settimane l’equipaggio della Voyager viene torturato senza pietà (scopriamo anche che qualcuno è morto!), ma almeno qui il loro comandante vuol fare qualcosa di più di cacciare ed uccidere. Anche lo sviluppo della trama è ben fatto e stavolta, al contrario di Questioni di Q-ore coi nordisti e i sudisti, non sembra una semplice scusa per far divertire il cast nell’ambientazione della Francia all’alba del D-Day durante la seconda guerra mondiale.

Come sempre con gli episodi basati sulla sala ologrammi, rimangono punti oscuri che è meglio lasciare nell’oscurità: ma la fonte di energia della sala ologrammi non era completamente separata dal resto della nave? Se è così, come fa Kim ad aumentarne così tanto la potenza? E come resta integra la nave con dentro decine di soldati olografici in grado di causare danni reali con le loro bombe a mano e i loro fucili? E perché ora Janeway è così pronta a dar via tecnologia della Federazione con effetti potenzialmente distruttivi per l’equilibrio del quadrante (ma ne Il volo di Leonardo aveva fatto di peggio)?

Ma questi sono dettagli. Giochi di morte resta nel solco degli episodi doppi visti fino ad ora che spingono sul pedale del divertimento e evitano di lavorare su messaggi profondi riuscendo alla grande nel suo intento. Di fatto, per me è il migliore visto fino ad ora insieme a Futuro anteriore. Infatti è divertente vedere come gli sceneggiatori abbiano incastrato nella trama la panciona di Roxann Dawson e le doti canterine di Jeri Ryan, e come abbiano trovato dei ruoli perfetti per Beltran e Russ che sembrano nati per fare il comandante dei marines e il partigiano francese sotto copertura.

Tra l’altro Janeway e Tuvok che cospirano contro i nazisti mi hanno ricordato moltissimo Shoshana e Marcel di Inglorious Basterds (Bastardi senza gloria, 2009)! O forse sto solo leggendo troppe notizie sull’ipotetico film di Star Trek scritto da Tarantino?

Per concludere, Giochi di morte è davvero un’avvincente avventura che dimostra il potenziale di una serie arrivata a metà della quarta stagione con qualche punta di eccellenza ma, va detto, senza arrivare ai livelli delle serie di Star Trek che l’hanno preceduta. Ciao!

PS: ma quanto sta ingrassando Robert Duncan McNeill? Tom Paris è l’unico a bordo a cui piace il cibo di Neelix e ne prende sempre porzioni doppie? Ed è forse per questo che sta perdendo i capelli, cosa che i truccatori stanno tentando goffamente di mascherare con un taglio più sbarazzino? Si scherza, eh…!

PPS: nel podcast The Delta Flyers, Garrett Wang e Robert Duncan McNeill elogiano Kate Mulgrew per aver fatto lei stessa molti degli stunt invece di affidarsi ad una controfigura.


Episodio precedente: A ritroso

Episodio successivo: Faccia a faccia


10 risposte a "Star Trek: Voyager – S04E18-19, Giochi di morte"

  1. Chissà come sarebbe stato questo doppio episodio se l’avesse diretto Tarantino (sullo stile di Inglorious Basterds) 😀
    Prevedevo che l’avresti messo nella rosa dei preferiti, anche per come riesce a dare agli Hirogeni la possibilità di rivelarsi villains più sfaccettati di quanto fosse lecito pensare nelle avventure precedenti… 😉

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    1. Le mie preferenze si stanno poco a poco rivelando! Soprattutto per te che sei un assiduo lettore (e ti ringrazio per tutti i tuoi commenti!!!), nonché grande conoscitore di Star Trek! :–)

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