Ho conosciuto John Carpenter!

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Grazie a questo oggetto qui sopra decorato con tante belle immagini di tanti bei film del Master of Horror, per un giorno mi sono sentito un vero VIP e ho avuto la possibilità di conoscere proprio lui, il vecchio ed adorabile John Carpenter!!!

Ma andiamo con ordine: erano mesi che mi ero comprato il biglietto per andare a vederlo in concerto al Sitges Festival sabato 14 ottobre. Mesi che mi preparavo riguardando i suoi film e ascoltando le sue splendide colonne sonore, incluse quelle dei movies of your mind, cioè gli splendidi Lost Themes usciti recentemente in due differenti volumi. Lo stesso Carpenter li ha definiti “colonna sonora dei film della vostra mente” quando ha introdotto i tre temi dei Lost Themes che ha suonato durante il concerto.

E finalmente il gran giorno è arrivato! Appuntamento alle 14:30 all’Auditorium, per non sbagliarmi sono arrivato a Sitges alle 11:00 armato di maglietta d’ordinanza. Giro per la graziosa cittadina sul mare, giro per gli stand del festival (dove mi sono accattato, tra le altre cose, i Bluray di Vampires e Ghost of Mars – sì, sono un vero fan e questa ne è la prova)… e poi attesa per l’incontro con John! Insieme ad una cinquantina di altri fissati… ehm, amanti del cinema, ci siamo finalmente messi in un’ordinata coda che nemmeno fosse il ricevimento del Presidente della Repubblica. E finalmente, uno alla volta, siamo andati a sederci accanto al vecchio John per farci fare una foto (che non metto perché sono timido), per farci autografare un paio di oggetti, per toccarlo (gli ho dato la mano. Due volte.) e per scambiarci due parole.

Mi ero preparato, lo confesso. Avevo chiesto consiglio al grande Federico Frusciante, amante indiscusso di John Carpenter, che mi aveva suggerito un paio di domande intelligenti. E così gliene ho fatta una: How does it feel to be a rockstar? Come ci si sente ad essere una rockstar? E John, modestissimo, mi ha detto No, no, I’m not. No, no, non lo sono. E io gli ho detto: Of course you are, you’re the best director ever and a great rockstar! Certo che lo sei, sei il miglior regista di sempre e una grande rockstar! E lui mi ha risposto solo che ero molto gentile (You’re very kind), e poi ci siamo salutati… Ero emozionatissimo. Come un bimbo la prima volta alle giostre. E poi…

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Poi mi sono guardato e goduto il concerto dalla seconda fila al centro del teatro! Concerto strepitoso… John Carpenter al sintetizzatore che vedete in foto in mezzo al palco, all’altro sintetizzatore il figlio Cody, poi un paio di chitarre, basso e batteria. Inizio strepitoso con il tema da Escape from New York, poi Assault on Precinct 13… e via, una sequela di temi meravigliosi e arrangiati molto ma molto rock! Ed era spettacolare guardarsi sia le immagini dei film proiettati sul megaschermo dietro la band, sia John Carpenter suonare, ballare, sorridere (sì! Sorride!), interagire col pubblico (specialmente femminile), fare i versi al figliolo e all’audience (strepitoso quando ha fatto il gesto della vittoria della fazione buona di Big Trouble in Little China)… e poi tutti i suonatori che all’unisono si mettono gli occhiali da sole dopo le prime note del tema di They Live prima che vengano proiettati i classici messaggi nascosti da cui siamo costantemente bombardati come OBEY, MARRY AND REPRODUCE, e DO NOT QUESTION AUTHORITY! Ci sono stati tanti di quei momenti da brividi che non è facile ricordarli tutti!!!

Mentre scrivo mi torna la pelle d’oca… anche il bis è stato fantastico, con John a dirci di fare attenzione nel tornare a casa che là fuori c’è Christine appena prima di chiudere il concerto proprio con il tema meraviglioso di Christine! Che dire… un’esperienza fantastica. Lui si è rivelato più simpatico e rilassato di come mi immaginassi, e si vedeva che si divertiva di brutto a suonare dal vivo. E oltre ai tanti ricordi, me ne torno a casa con un po’ di roba firmata (nel senso di autografata!):

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Il posterone di Michael Myers fa già bella mostra di sé nel mio ufficio, e proprio oggi, manco a dirlo, sto indossando la bellissima maglietta del tour. Il poster più piccolo invece presto troverà collocazione in casa.

Ah, bellissimo quando hanno suonato il tema del nuovo Halloween, la cui colonna sonora è ancora una volta firmata da Carpenter, per farne un medley con il tema del film originale! E quando John ha fatto il gesto delle corna al cielo per incoraggiarci a battere le mani insieme alla cassa della batteria! E quando…

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… Sì, John Carpenter saluta col pugno chiuso. Ma quanto è adorabile? E niente, sono qui che ancora mi canticchio il tema di Halloween mentre scrivo questa recensione, e se ne avessi la possibilità tornerei a vedere un suo concerto anche adesso. Ma anche le cose migliori finiscono, inclusi l’Anthology Tour di John Carpenter e questa sua (in)degna recensione. E così vi lascio, ciao!


30 risposte a "Ho conosciuto John Carpenter!"

    1. Grazie! E sì, è un’esperienza che non dimenticherò facilmente! Se hai l’occasione di andare al prossimo tour, se ne fa uno invece di guardare l’NBA, non lasciartela scappare!

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  1. Chissà che bello! L’anno scorso ho incontrato (si fa per dire) Coppola a Milano, che si è fatto intervistare in un auditorium; è una persona di un’affabilità e una simpatia che davvero non mi aspettavo, e ha detto un sacco di cose bellissime.

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    1. Sono belli questi incontri, ed è sempre un piacere scoprire che degli idoli magari sono anche persone affabili! Per esempio ho letto un articolo sull’incontro coi fan di Nicholas Cage al Sitges Festival ed è stato strepitoso, con lui che raccontava aneddoti sull’amicizia con Rob Zombie e Eddie Vedder…

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